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Secondo l'attuale LOP, PostFinance non può concedere crediti e ipoteche a terzi. Per questo motivo PostFinance detiene un'importante quota del suo patrimonio in titoli a tasso d'interesso fisso (obbligazioni) e attivi liquidi. A causa del perdurare della fase di tassi di interesse bassi dal 2008, il rendimento di PostFinance ha subito un forte calo e continuerà a diminuire se non verranno prese delle contromisure. Ciò comporta una riduzione sia del valore dell'impresa che della capacità di PostFinance di accumulare capitale proprio o di pagare dividendi. Il finanziamento del servizio universale ne risulta compromesso. Il presente progetto in consultazione permette a PostFinance di accedere al mercato dei crediti e delle ipoteche nella misura dei depositi dei clienti provenienti dal traffico dei pagamenti in base al mandato di servizio universale.
Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) prepara le modifiche di alcune ordinanze concernenti il settore energetico. Si tratta delle revisioni dell'ordinanza sull'energia, dell'ordinanza sull'efficienza energetica, dell'ordinanza sulla promozione dell'energia e dell'ordinanza sulla geoinformazione. Le principali proposte di modifica riguardano i tassi della rimunerazione unica per gli impianti fotovoltaici e un adeguamento dell'etichetta degli pneumatici.
Nella sessione estiva del 2020, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno adottato mozioni identiche presentate dalle Commissioni dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati. Il Consiglio federale attua pertanto questi mandati mediante una legge federale urgente, la legge sulle pigioni commerciali COVID-19. In base all'ordinanza 2 sui provvedimenti per combattere il coronavirus (ordinanza 2 COVID-19), le strutture accessibili al pubblico sono state chiuse. Le strutture sanitarie hanno dovuto ridurre la loro attività a causa dell'ordinanza 2 COVID-19. Il progetto di legge sulle pigioni commerciali COVID-19 determina la fissazione della pigione o dell'affitto in queste circostanze; a questo proposito, gli accordi già stipolati rimarranno validi. La legge prevede un indennizzo per i locatori che si trovano in una situazione finanziaria precaria a causa di questa nuova fissazione di pigioni o di affitti.
Il 25 marzo 2020 il Consiglio federale ha licenziato l'ordinanza sulle fideiussioni solidali COVID-19 (RS 951.261) per fornire liquidità alle imprese svizzere. L'obiettivo era dare a queste ultime la possibilità di contrarre rapidamente crediti bancari, garantiti dalle quattro organizzazioni che concedono fideiussioni riconosciute dallo Stato. Le loro perdite sono a loro volta coperte dalla Confederazione. Il Consiglio federale deve sottoporre al Parlamento la trasposizione di questa ordinanza di necessità nel diritto ordinario entro sei mesi. Al riguardo, l'Esecutivo deve disciplinare i diritti e gli obblighi delle quattro organizzazioni che concedono fideiussioni, in particolare nel caso in cui i creditori usufruiscano di fideiussioni e i crediti siano quindi trasferiti a queste organizzazioni. Nella gestione di questi crediti deve essere garantita una certa flessibilità a favore delle imprese, senza però mettere a repentaglio gli interessi finanziari della Confederazione. A causa dell'urgenza prescritta dalla legge, la durata della consultazione è limitata a tre settimane.
L'imposta preventiva e la tassa di negoziazione rappresentano un ostacolo per il mercato svizzero dei capitali. Allo stesso tempo, l'attuale sistema dell'imposta preventiva presenta lacune per quanto riguarda l'aspetto della garanzia. La presente riforma mira ad attenuare entrambi i problemi. Inoltre, apporta vantaggi politico-economici ed è caratterizzata da un favorevole rapporto costi-benefici.
Oggi le rendite vitalizie vengono tassate in ragione di una quota forfettaria del 40 per cento. Considerati i tassi d'interesse attuali, si tratta di una percentuale troppo elevata. La nuova normativa proposta mira a rendere flessibile la quota di reddito imponibile delle rendite vitalizie e di forme di previdenza simili e ad adeguarla alle rispettive condizioni di investimento. In questo modo si elimina l'odierna sovraimposizione sistematica delle prestazioni di rendita. La sovraimposizione viene inoltre notevolmente attenuata sia in caso di riscatto che di restituzione di assicurazioni di rendita vitalizia.