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Con la sua mozione 12.3012, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale ha incaricato il Consiglio federale di presentare un progetto teso ad aggiornare le disposizioni sull'arbitrato internazionale contenute nella legge federale sul diritto internazionale privato (LDIP). L'obiettivo è mantenere l'attrattiva della Svizzera quale sede arbitrale internazionale. Occorre in particolare integrare nella legge, e se necessario correggere, determinati elementi essenziali della giurisprudenza emanata dal Tribunale federale dall'entrata in vigore della LDIP trent'anni fa. Particolare attenzione va dedicata alla relazione tra i giudici statali e il tribunale arbitrale.
L'introduzione di una prova elettronica dell'identità (eID) comporta la creazione di nuove basi giuridiche. Per poter svolgere in rete anche transazioni complesse, i partner commerciali devono poter fare affidamento sull'identità della controparte. Un'eID consente loro di identificare le persone fisiche autorizzate a beneficiare di un servizio.
La revisione intende migliorare la protezione dei dati personali tenendo conto delle riforme dell'Unione europea e del Consiglio d'Europa in tale settore.
L'articolo 53 del Codice penale (CP) è stato introdotto nel 2007 con la revisione della parte generale del CP e prevede l'impunità se l'autore effettua una riparazione. La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale propone di restringere il campo d'applicazione della disposizione riducendo il limite massimo di due anni di detenzione. La Commissione sottopone due varianti.
Secondo il diritto vigente un contratto di mandato può essere revocato in ogni tempo. Trattandosi di una norma di diritto imperativo, le parti non hanno la possibilità di derogarvi mediante accordo. Per buona parte dei rapporti contrattuali retti dal diritto di mandato, l'applicazione di questa norma imperativa non è oggi più adeguata. Dando seguito alla mozione 11.3930 si intende quindi offrire alle parti la possibilità di derogarvi, a determinate condizioni. In sintesi, le parti avranno la possibilità di pattuire pene convenzionali, di fissare dei termini di disdetta oppure ancora di concludere contratti di durata determinata, senza possibilità di disdetta, se questa è la loro volontà.
La revisione prevede in buona sostanza un ampliamento del campo d'applicazione dell'ordinanza su ulteriori pubblici ufficiali.